sabato 23 aprile 2011

Viernes Santo

Iniziato con la recita comunitaria delle Lodi a mezzogiorno abbiamo fatto una meditazione sulla Passione per poi celebrare la liturgia della morte di Gesù tutti insieme nella chiesa di S. Ildefonso (l'altra parrocchia di Barranca). Per l'adorazione della Croce il Crocifisso è coperto da un drappo rosso e poco a poco tra il canto dell'adorazione della croce si scopre tutto. Dopo il bacio a Gesù Crocifisso si fa la Comunione, qui siamo in rito romano. Al termine della celebrazione la gente che aveva portato il cotone lo dava ad un signore che lo passava sul Crocifisso...

















Poi in un tempo di circa un'ora è stata preparata l'urna dove riporre Gesù tolto dalla croce...pulita, posti strati e strati di cotone imbevuto di litri di profumo che il sabato santo è stato regalato alla gente.

Poi Gesù è stato deposto dalla croce e riposto nell'urna...



E così si è dato il via alla solenne processione per la città...
...il tutto accompagnato dalla statua della Madonna e della Maddalena e condito da banda e vendita di pop corn bianco e rosa...

L'urna di Gesù (che pesa tonnellate!) è portata sulle spalle dai soci dell'Hermandad Senor de l'Amo a passi ondeggianti uno a destra e uno a sinistra. Siamo usciti in processione alle sei di pomeriggio e siamo arrivati alla chiesa della nostra parrocchia alle dieci e un quarto della sera. Qui una sosta in chiesa e poi via di nuovo in processione per riportare il Cristo alla chiesa centrale. E' terminata circa alle due della notte...Fate conto che dalla parrocchia del centro alla nostra chiesa ci vogliono a piedi un quarto d'ora ad andare lenti...
Sono giorni molto intensi e molto belli...anche tanto diversi dai nostri riti e celebrazioni...però è bello condividere con la gente fede, tradizioni, devozione popolare tra le impronte forti della dominazione spagnola...adesso che anche voi potete vedere come si celebrano qui i riti del Triduo potete almeno pensare come il nostro modo di vivere e di celebrare non sia l'unico...anzi è uno tra i tanti di tutto il mondo. Speriamo che attraverso i nostri racconti e le nostre immagini questo piccolo posto del mondo (anzi del terzo mondo non dimentichiamolo) possa diventare un po' anche il vostro...

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