martedì 23 agosto 2011

I Ragazzi della Caritas

Nel mese di agosto la Caritas di Milano organizza i cantieri della solidarietà: i ragazzi vivono per un mese un'esperienza di servizio e di conoscenza della realtà nei paesi poveri del mondo. Tra i paesi proposti dalla Caritas c'è anche il Perù e la nostra diocesi di Huacho. Stanno vivendo l'esperienza a Sayan, un paesino a circa un'ora di macchina dalla costa verso l'interno. La mattina svolgono servizio nel settore eucativo (Pronoi e primaria), nel pomeriggio sostengono il progetto del doposcuola nella parrocchia (compiti, giochi e animazione). Le occasioni di servizio sono arricchite dalla possibilità di conoscere la realtà da tutti i punti di vista grazie alla presenza dei missionari (Chiara e Giovanni famiglia fidei donum, don Vittorio e don Giambattista, le suore) e grazie all'incontro diretto con la gente del posto. I fine settimana sono stati organizzati in modo che i ragazzi possano anche conoscere la realtà della costa e della città. E così sono stati a Huacho e questo fine settimana sono stati da noi a Barranca. Hanno vissuto con noi avendo la possibilità di confrontarsi e parlare ormai a metà della loro esperienza. Si sono subito innamorate delle sciarpe che stanno facendo le nostre donne e così ne hanno ordinate alcune, hanno ascoltato Jennifer una fiscal che lavora nell'ambito della violenza familiare, siamo andati con i bambini del doposcuola e gli adolescenti che ci aiutano a Caral, un sito archeologico scoperto da poco; eravamo circa una cinquantina ed è stato davvero bello, per l'occasione è uscito anche il sole (fate conto che non lo vediamo da mesi se escludiamo i giorni che abbiamo passato in sierra!) non solo a Caral ma l'abbiamo portato con noi al ritorno anche in Barranca. La domenica sono venuti con noi e i giovani a fare animazione a Pampa (zona rurale del progetto doposcuola) e, dopo un buon pranzetto a base di pesce, sono ritornati a Sayan (circa due orette di carro collettivo giusto per rendervi conto delle distanze). Siamo stati contenti della loro presenza, li abbiamo visti un gruppo vivace, curioso, capace di interrogarsi e di sconcertarsi di fronte alla realtà dura che comunque hanno visto, soprattutto incontrando i nostri ragazzini disabili, ma anche allegro e gioioso come piace essere ai giovani. Li ringraziamo per la loro compagnia!

















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