mercoledì 7 marzo 2012

pensieri per la Quaresima...

l'altro giorno stavo leggendo qualche notizia sui giornali italiani e mi ritrovo nella pagina della Repubblica di Milano; c'è un link a una rubrica che tiene Don Virginio Colmegna;sbircio un pò qua e un pò là e mi colpisce un suo intervento sulla Quaresima;interesante perchè mi aiuta a leggere questo tempo non come qualcosa di pesante da scontare ma da sapere sfruttare al meglio per vivere bene il Vangelo e la relazione con gli altri...ve lo riporto per intero...:"Per molti che, come me, vivono nella comunità cristiana è iniziata la Quaresima. E’ tempo di penitenza, di sobrietà, di riscoperta della fraternità e della responsabilità verso gli altri. Non è tempo di sacrifici e di triste rinuncia, ma occasione per ridare solidità agli affetti e alla cura delle relazioni con le persone, per ridar senso e valore ai legami.
La solidarietà non si improvvisa, ci si educa. Questo è un periodo che, se ben vissuto, fa bene a tutta la realtà sociale. Non impone stili di vita austeri ma li indica come percorsi importanti per restituire fiducia nel presente e speranza nel futuro.
A torto si collocano nella categoria del sacrificio realtà come il volontariato e l’impegno per gli altri. Io avverto invece in queste realtà una dimensione profonda di felicità, di gioia della gratuità e sono convinto che questo valore educativo debba compenetrare tutta la società e diventare un percorso educativo. Non può essere la ricchezza che seduce a dar senso al vivere della gente. Devono esserlo la giustizia sociale, la dignità di ogni persona, il valore della sobrietà.
Vedo spesso nascere molti richiami all’austerità da una cultura che non sa vedere nella sobrietà una dimensione di felicità e una qualità di vita che non si misura sulla quantità delle cose possedute. Faccio un esempio: non evadere il fisco ed esigere che abbia un’efficacia distributiva, chiede una solida cultura e visione di appartenenza al bene comune. Questo è possibile se si supera una cultura individualista e si pone al centro la persona, se si persegue una felicità che sta nel noi e non nell’io.
Ecco perché mi piacerebbe che in Quaresima tutta la città, scuole, associazioni, istituzioni, cittadini credenti e non credenti, leggessero e meditassero, per esempio, sulla prima parte della Costituzione italiana."

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