martedì 8 marzo 2011

E' iniziata la scuola!


Martedì 1 marzo per molti bambini, ragazzi e adolescenti è iniziato l’anno scolastico con la ripresa della scuola. Molti altri hanno iniziato oggi, lunedì 7 marzo. Il Perù purtroppo non brilla molto nella scala mondiale sulla qualità dell’educazione, è al penultimo posto battendo solo la Bolivia. Il livello educativo e scolastico è basso; di questo purtroppo ci siamo accorti quasi subito nello stare con i bambini e i ragazzi: molti, giocando a carte, fanno fatica a contare e a fare le somme, altri fanno fatica a leggere, parecchi adulti (soprattutto i nonni dei bambini) sono analfabeti (figuratevi come possono aiutare i bambini a fare i compiti se loro stessi non sanno leggere e scrivere e in molti casi i bambini vivono con i nonni qui…Mi è capitato un giorno che una signora (una nonna) mi dicesse con tanta semplicità ‘Perché non mi insegni a leggere e a scrivere?’. Da qui ho dedotto che non lo sappia fare…ieri sera una nonna mi ha chiesto di spiegarle meglio un volantino che era stato distribuito in parrocchia la mattina, poi ho capito che non sa leggere e cerca di intuire ciò che c’è scritto captando qualche parola chiave…Ritornando alla scuola i bambini qui fanno i turni per mancanza di strutture: c’è chi ha il turno la mattina dalle 7.30 alle 13 circa e c’è chi va al pomeriggio dalle 13 alle 18 circa…i bambini ma anche gli alunni delle superiori hanno l’uniforme e per le strade, negli orari strategici, si incontrano i bambini che, con la loro divisa e la loro cartella, vanno al collegio. La scuola è strutturata così: la primaria che è di sei anni e non di cinque come in Italia e la secondaria che quindi sarebbe un po’ la nostra scuola media  alcuni anni delle superiori. Dopo la secondaria i ragazzi si iscrivono all’università. Qui è pieno di università, in una città del Perù come Barranca ci sono alcune università. Immaginatevi come se a Lissone ci fossero tre o quattro istituti universitari. Proprio per questa diffusione di università il livello è molto basso oltre al fatto che una volta usciti i neolaureandi non hanno nessun luogo dove lavorare perché si formano per professioni che difficilmente troveranno un lavoro nel luogo in cui vivono; questo ci raccontava una mamma ‘I miei figli sono andati a Lima perché solo qui si può avere la possibilità di trovare un impiego inerente ai propri studi. Loro sono stati fortunati perché hanno trovato un lavoro ma tanti altri…’. Per fare qualsiasi cosa la gente si sposta a Lima, Lima è il centro di tutto…e la gente spesso viaggia per rispondere a necessità di base che dovrebbero trovare una risposta nello stesso luogo in cui vivono. E lo spostamento ovviamente è un costo…Ora sono arrivati i ragazzini per fare i compiti quindi ciao…continueremo prossimamente…

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